
Colle dell’Eremita
AcquistaCi sono risultati che non si ottengono aggiungendo, ma togliendo.
Non con l’abbondanza, ma con la scelta precisa di rinuncia all’eccesso, alla fretta, al superfluo.
Colle dell’Eremita è il frutto di questa scelta: un Grand Cru che nasce da una visione antica e da una pratica rigorosa. Un olio che non cerca di stupire, ma di purificare. Non invade, affina.
Stagione Olearia
2024-2025
Periodo di molitura
Seconda e terza decade di ottobre
Lavorazione
Frangitura a coltelli a velocità variabile, seguita da gramolatura breve per preservare i profumi più delicati. Estrazione rapida in assenza di ossigeno, con filtrazione immediata.
Resa ridotta per privilegiare la qualità.
Intensità
Al naso: bouquet fresco e tridimensionale, dominato da note erbacee e balsamiche, netto e profondo.
Al palato: ingresso deciso ma misurato; l’amaro e il piccante si sviluppano intensi ma con gradualità e precisione. La struttura gustativa è compatta, armonica, senza sbilanciamenti. Persistenza lunga, con un finale elegante.
Colle dell’Eremita è un olio essenziale che rinuncia al superfluo.
Pensato per chi riconosce la bellezza nella misura, e sceglie la sostanza quando il superfluo prende il sopravvento.
Come un vero saggio, afferma la sua presenza senza bisogno di imporsi.

La purezza nasce dalla rinuncia
In cima a una collina impervia, lontano dai rumori del mondo, un tempo si ritiravano i monaci eremiti.
La loro era una vita di rigore e dedizione: pochi gesti, poche parole, una disciplina costruita sulla rinuncia. Non cercavano il silenzio per solitudine, ma per vocazione. Coltivavano gli ulivi su pietra viva, dove l’acqua scarseggiava e la terra chiedeva pazienza.
Quando arrivava il tempo della raccolta, non avevano frantoi né molazze. Scavavano rudimentali mortai nella roccia e vi pestavano a mano le olive. Le gocce che ne estraevano erano pochissime, ma purissime. Le filtravano con teli grezzi e le usavano con rispetto: non per vendere, ma per vivere. E si narra che quell’olio aveva una qualità inaspettata, frutto della sua essenzialità.



Un’eredità spirituale e materiale
Oggi, la tecnica è cambiata, ma la logica è rimasta intatta: fare meno per ottenere il meglio.
Si preferisce una gramolatura breve, che preserva gli aromi più vivi e delicati; si procede con un’estrazione rapida, che sacrifica parte della resa ma innalza il profilo sensoriale. Ogni scelta comporta una rinuncia, ma porta a una purezza superiore.
Questo olio è il risultato di una visione che mette la qualità davanti alla quantità, il rigore prima dell’efficienza.
Non si impone, non cerca l’effetto. Ma lascia un segno. Come un’idea limpida. Come una verità sussurrata.
Colle dell’Eremita è il tributo a chi crede che la perfezione richieda fatica. E che per arrivare all’essenza, bisogna prima saper togliere.